sabato 16 novembre 2013

Post rubato

Grazie per avermi insegnato che cosa vuol dire la forza di volontà, la tenacia, la determinazione, il coraggio di andare e di lasciare, la forza di credere in un progetto di vita, in un ideale grande; grazie per aver dimostrato che i sogni non sono pericolosi e si possono inseguire e realizzare, che il sudore e la fatica non sono inutili, che l'impegno dà risultati a volte non immediati, ma seri e... concreti. Grazie perché sei un esempio di forza indescrivibile, perché cadi e ti rialzi, perché credi in quello che fai, perché vuoi rendere il mondo migliore, fin da quando eri piccola e già immaginavi...Grazie perché ho imparato con te ad essere orgogliosa, fiera, grata. Grazie perché mi hai insegnato che amare vuol dire rispettare, lasciare andare, mandare indietro le lacrime e sorridere perché i tuoi occhi dicono "io così sono felice". Grazie per avermi insegnato che l'amore conta, che annulla ogni distanza fisica e che nessun luogo è lontano...perché se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?
Sempre fiera, fiera e orgogliosa di te, Sister!
 
 
La mia risposta é che io sono uno strumento. Si, di un progetto superiore. Non sono mai sola. C'é una mano che mi guida dall'alto. Che mi tira su quando cado. Che mi mette un materassino sotto per farmi meno male. Io voglio un mondo diverso. E devo iniziare dalla mia vita per vederlo realizzato. Questa vita é dura, é fredda, é sconsolata a volte. Ma fa crescere una consapevolezza, una visione della realtà che vale tutta la sofferenza, la lontananza, la stanchezza per una lotta continua. E chi mi é vicino mi ha aiutato a costruire tutto questo. Da quando avevo paura del buio da piccola, alle versioni corrette la sera, agli aerei presi in fretta e furia per impacchettare una vita e iniziarne una nuova. Grazie a te, sister, grazie a questa mano che veglia su di noi (chiamala dio, chiamala fato, chiamala qualcuno che é passato a miglior vita). 

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