domenica 23 giugno 2013

You and me

I francesi dicono "quelque chose me chifonne". Si, qualcosa mi punge il cuore. Succede ogni tanto, succede all'improvviso. Succede che mentre aspetto un aereo in un aeroporto, mi metto a cancellare messaggi vecchi, a momenti antichi. Un cellulare, 6 anni di messaggi. Troppe storie di pseudoamore, mi dico, mentre cancello senza farmi scrupoli. Troppi sogni e delusioni. Tengo solo quelli dell'ultimo date, gli altri li cancello. E poi mi chiedo per quanto tempo li terro'. Quanto tempo durerà questo eterno sostituire, cambiare nomi, sovrapporre facce?
Quello che mi ha colpito di più, sono stati i messaggi di una persona. Parlano della nostra storia o meglio non storia. Si capisce che io ero presa, persa, e lui, forse, si', ma solo all'inizio. Si sente il suo distacco progressivo, lento. Si capisce anche la sua incapacità di fermare il mio sentimento, contenerlo. Nonostante tutto quello che é successo e il silenzio che ora c'é fra di noi, nonostante il mio rancore, sempre presente, l'ho capito. L'ho quasi compatito. Ho capito di essere stata cieca. Ma lo sono stata per amore. Non per altro. E forse lui avrebbe dovuto capire.
E poi mentre curioso in internet, scopro una foto tua. Mi appari bello come ti avevo conosciuto io, sorridente, sereno, come non ti ho mai visto dopo i nostri inizi. E mi chiedo dove é andata la nostra storia o pseudostoria, la nostra passione, i nostri batticuore, le nostre pelli che si sfiorano. Cosa ne é stato di tutto questo? Tu, mi hai dimenticata, archiviata? Ti vorrei solo dire che io la prima volta che ho toccato la pelle di un altro uomo, ho appoggiato la testa e la mia bocca come facevo con te. Perché nonostante tutto, niente si dimentica. Tutto resta? Tutto di te e me.  

Nessun commento: