sabato 1 giugno 2013

Una bottiglia e spalle larghe porta guai

Sono giorni convulsi. Di stanchezza. Sono giorni di corse, di impegni. Sono giorni in cui cerchi di focalizzarti sul lavoro, per non pensare ad altro. Sono giorni che hai il frigo vuoto e non fai la spesa. No, fai bricolage per mangiare, sei finita a mangare grissini scaduti perché non hai la testa per cucinare, né il tempo. Sono giorni che pensi che vuoi scrivere, strutturi racconti e personaggi nella tua testa. Ma non scrivi. Non riesci, non trovi il tempo. Sono giorni che ti svegli alle 5, nel tuo letto, nella tua camera che non é mai stata cosi' disordinata. Come le idee nella tua testa. E lavori. Si, pensi alle tue politiche, fai ricerche, ti informi.  Cosi'non c'é spazio per altro. Cosi' la vita privata sparisce. Sono giorni in cui esci e ti ritrovi in tavolate da 20 persone, a ripetere sempre le stesse domande. Pensi che sia meglio cosi' non pensi, cosi' ti svaghi, ma poi sulla strada di casa, i pensieri tornano. Ti aspettano a letto. Se ne stanno accovacciati nell'altra parte del letto, sotto le coperte.
Hai capito una cosa in questi giorni; a Londra, puoi trovare solo bottiglie da bere e spalle larghe porta guai. Niente di più facile. E vada per le bottiglie, ma le spalle larghe non le vuoi. Non vuoi niente di questo. No. E non vuoi neanche telefonate notturne, perché non hai più niente da dire. A parte, come dicono gli spagnoli, "Vaya con dios". Si, vai, vivi la tua vita e lasciami in pace. Hai fatto abbastanza guai.   

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