domenica 30 giugno 2013

A volte ritornano (nei taxi di notte a Londra)

Nuova festa. Stessa gente. Stessa musica. Stesso posto, perché sembra che solo Shoreditch sia cool, come dicono qui. Ti diverti anche all'inizio, poi fa troppo caldo nella squat abusivo, la musica é troppo alta e non riesci parlare, guardi il cellulare pensierosa. Decidi di andare via e trovi una vicina di casa con cui spartire un taxi. E li' mentre hai già la giacca indosso, lei ti si avvicina e contenta ti annuncia che ha trovato un terzo vicino "cosi sai, paghiamo di meno il taxi". E nel giro di un nano secondo ti appare davanti agli occhi il tuo vecchio date, vecchio nel tempo e per l'età, Mr 45 (a giorni 46, la mia memoria da elefante non dimentica). Vuoi non crederci, ma appena lo vedi salire sul montacarichi con te e lei capisci che non hai scampo. In strada lanci un occhio a tutte le fermate degli autobus possibili, magari trovi un notturno e la scampi. E proprio quando il taxi arriva, la vicina di casa vi guarda e dice "ragazzi, io resto". Panico puro per te. Mr 45 stesso ti guarda e ti dice teneramente col suo accento orvietese "tesoro, ti sono usciti gli occhi dalle orbite. Ti senti bene?". Tagli corto dando la colpa all'alcool (hai bevuto coca cola tutta la sera, ma questo lui non lo sa), capisci che non c'é scampo e ti siedi nel taxi. Lui ti si appiccica senza capire il perché, siete solo in due sull'ampio sedile di dietro. Attui la strategia "io parlo parlo e ti stordisco", ma lui non sembra interessato alle parole. Ti si avvicina cosi' tanto che risenti perfettamente l'odore della sua pelle. Le braccia sono a contatto, cosi' come le gambe. Ma soprattutto ogni volta che ti giri, ti trovi il suo naso a un millimetro dal tuo. Decidi di non guardare più a sinistra e appena vedi il Big Ben urli al taxi "io, scendo qui", preferendo il rischio di aggressione da sconosciuto a tutta questa intimità con il so-called ex-love. Lui, che scemo non é, controbbatte "ma ti sei trasferita? Dai, non fare la scema, ti accompagno a casa". Farfugli qualcosa e sempre incolpando l'alcool fingi di aver scambiato il Big Ben per il campanile di una chiesa vicino casa. Dopo trattative e vari contatti di pelle casuali e non, riesci a farti lasciare a Victoria e li', mentre cerchi i soldi nella borsa, lui si avvicina per baciarti. Riesci a girarti in tempo, pari il bacio con l'orecchio e i capelli, fai scivolare i soldi nelle sue mani (un altro contatto di pelli forzato) e con un'agilità mai avuta apri la portiera e ti salvi per le strade non proprio sicure della stazione di Victoria. Quando torni a casa ti manca il tuo ex coinquilino bello e dannato. Vi sareste fatti due belle risate insieme a raccontargli questo viaggio in taxi. 40 minuti. 40 minuti con l'ex date e i suoi tentativi di riavvivare la fiamma. Ci fosse stata fin dal principio una fiamma, pensi tu, e sogghigni sotto le coperte. Londra é anche questo. E ti addormenti mentre albeggia, ridendo. 

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