lunedì 25 giugno 2012

Inghilterra Italia 2-4

Lo sapevo che ci saresti stato. Ho letto il tuo nome nella mail di invito della nostra amica comune. Eppure ho deciso di venire e di divertirmi. L'ho deciso mentre ero su un'isola sperduta dell'Adriatico, popolata solo da pescatori, col sapore di salsedine sulla pelle e i capelli impazziti per il vento. E cosí é stato. Il resto l'ha deciso il destino. Siamo stati i primi ad arrivare, c'é stato imbarazzo da parte tua all'inizio, tranquillità da parte mia. Siamo rimasti soli in cucina mentre la nostra amica si preparava, io cercavo di essere naturale, tu guardavi ovunque eccetto me ed a un certo punto ho anche pensato che ti saresti infilato dentro la lavastoviglie in funzione pur di fuggire.. E poi per tutta la partita ci siamo evitati, fino a quell'ultimo rigore. Quando ho esultato, quando ho saltato, ho sentito le tue braccia intorno a me. Mi hai stretto, proprio tu fra dieci persone, lí nel salone della nostra amica. E poi con una scusa, mi hai accompagnato a prendere la metro, con la tua bicicletta tirato a mano. Quando ci siamo salutati ho pensato che questa é la vita. Il domani non lo conosci e lo scopri cosí, una sorpresa dopo l'altra, io che pensavo e mi giuravo che non ci saremo piú visti né parlati. C'est ça, oui, ça c'est la vie!

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