mercoledì 13 giugno 2012

How to save a life

Mi sono divertita, sai, ieri sera? mi é piaciuto trovarti lí' ad aspettarmi dove ti avevo detto e poi camminare a lungo per le strade di questa città, bella e complicata. Mi é piaciuto quando mi hai portato alle 11 di sera ad Hyde Park ed hai iniziato a raccontarmi di quella volta che sei rimasto chiuso a Sempione, insieme ad una ragazza perché vi eravate un po' troppo fatti prendere dal momento. Mi é piaciuta anche la storia sui mojitos di Cuba, sul sapore delle banane in Africa e delle noodles a Singapore. Mi é piaciuto quando hai iniziato a parlare in russo con la cameriera dell'ultimo pub aperto a Londra. Sei stato brillante, sei stato divertente, sicuramente pieno di sé, ma accettabile. E poi quando l'orario dell'ultima Tube si avvicinava siamo tornati a Victoria e ci siamo salutati. Mi hai abbracciato ed é stato un momento, veloce, velocissimo. Ho sentito la tua bocca avvicinarsi al mio orecchio, il tuo naso avvicinarsi alla mia pelle. E ho sentito le tue parole: "Non mi lasciare andare, mi sono perso e vorrei ritrovarmi grazie a te. Si, tu mi fai stare bene, tu mi sai ascoltare e il tuo profumo mi fa impazzire". Sono rimasta lí a guardarti, stupita per quella confessione. Eh no, ho aggiunto, sono io quella persa, non mi rubare le battute!E poi ti ho preso per il braccio e ti ho portato a camminare ancora per le mie strade, per parlare ancora, per fumare un'ultima sigaretta, per sorridere ancora.
Grazie per questa serata, grazie per la tua confessione, grazie per il tuo essere un po' borioso, ma comunque simpatico. Grazie perché é bello ridere e pensare che niente é per sempre. Soprattutto la tristezza!

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