martedì 30 agosto 2011

Principi di serenità

Sto imparando a respirare di nuovo, come se avessi disimparato. L'ho fatto durante questo lunghissimo weekend, di riposo, di incontri, risate e anche piccole tristezze. Tutto é iniziato con una cena, tra nuove conoscenze, discorsi già sentiti, ma persone nuove e nuovi confronti, nuovi scambi di esperienze e storie di vita. Durante quella cena ho sentito perennemente il tuo sguardo su di me, come una sorta di protezione, una mano che stringe la mia e mi dice "puoi andare, ce la puoi fare, non sei poi cosi' scarsa come pensi tu". E' stato un po' come una prova generale, un tentativo di rassicurare le mie incomprensibili e remote paure.

Ho saputo anche dire arrivederci a qualcuno che mi é stato vicino in questo primo mese di adattamento, ho saputo dire "grazie per avermi aiutato, per aver condiviso il mio disordine mentale e fisico e per avermi guidato nel caos di questa città bellissima, ma complicatissima". Ora posso stare da sola, posso imparare a memoria i nomi delle strade, posso portare un vestito in lavanderia senza aver paura di parlare, posso non perdermi perché ho ritrovato il senso dell'orientamento.

E infine, ho passato una giornata da sola nel mio nuovo appartamento, ho pulito lo sporco lasciato da anni di condivisione, ho sistemato il disordine, ho fatto spazio. Un po' come se dovessi fare spazio a me stessa in quella casa, scavarmi un posto dove vivere, pensare, dormire serenamente, sentirmi a casa.

Ho concluso il weekend con un film, tratto da un libro che fondamentalmente parla un po' di noi. Quel libro che ti avrei regalato se ci fosse stata un'altra volta, un altro incontro. Come tutti quei libri che ti ho regalato perché ritrovavo un po' di noi nella trama. E' una storia triste, ma bella allo stesso tempo. E mentre sentivo la mia coinquilina singhiozzare, io non piangevo, restavo calma e anche il mio cuore era sereno. Mi sono resa conto che la vita va accettata per quello che é, con i suoi distacchi e i nuovi arrivi. Ci sono giorni che ti cambiano la vita, in bene e in male. Questa forse é la sfida principale della vita: aspettare e fare in modo che quei giorni arrivino.

1 commento:

topogigio ha detto...

l'importante è che ci sia, ad un certo punto, un principio di serenità da cui ripartire, un inizio nuovo...