giovedì 7 marzo 2013

Sopra il giorno di dolore che uno ha

Questo é un post difficile. Questo é un post che puó fare male. Ma sento che se non lo scrivo, questi sentimenti mi si fossilizzano nel cuore e non mi faranno respirare. Questo post parla di un dolore. Io non sono la protagonista, ma forse solo la co-protagonista. Questo post parla di una perdita, di qualcosa che é andato via, scivolato via di colpo. Era arrivato da pochissimo quel qualcosa che definirei una nuova vita. Ci aveva fatto gioire, ci aveva fatto emozionare. Io all'inizio non riuscivo a capacitarmene. E quando me ne sono resa conto, ho preso il telefono e dall'altra parte ho sentito i singhiozzi. I singhiozzi di chi sapeva che non c'era piú, che se ne stava andando, che ci stava abbandonando. Quel giorno é rimasto impresso nella mia mente. Mi ricordo momento per momento. Mi ricordo addirittura quando mi sono svegliata al mattino, la sensazione che ho avuto mentre facevo colazione e ancora non sapevo  Mi ricordo la musica nelle orecchie e la gioia che aumentava mentre camminavo per Rue de Trèves. E poi mi ricordo l'annientamento. Mi ricordo che mi sono accasciata sulla sedia di pelle vicino alla mia scrivania. E poi il nulla, il buio. L'incapacità di parlarti, di starti vicina. Ero troppo a terra per sostenere il tuo dolore. Certi dolori non si condividono, si vivono da soli. O io ho scelto, forse bagliando, di fare cosí.
La vita ci ha dato altro. Ma non é un sostituto. Dopo qualche anno é arrivato quell'odore di bambino, di latte, di morbidezza, da abbracciare, cullare e coccolare. Ma non ha sostituito il dolore della perdita. Ci ha dato altro, affetto, gioia, una bacchetta magica di legno da stringere nei momenti bui.
Sai cosa mi manca? Mi manca una tomba su cui andare, su cui raccogliermi, pregare e appoggiare la mano, per cercare quel contatto che mi é mancato. Va bene cosí. Questo fa parte della vita. Sono stata fortunata. Ho avuto due mani piccole e grassotelle che mi hanno accarezzato il viso teneramente. Come avresti fatto tu. Loro lo fanno anche per te. Questo significa farsi una ragione. Questo significa vivere.

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