mercoledì 6 marzo 2013

Cielo blu su Mayfair

Marble Arch. C'é il sole. Potrei anche dire che fa caldo. Esco dalla metro e mi appare un ricordo. Tu ed io. Tu un po' perso mentre cerchi un materasso gonfiabile, io con forse se proprio va bene tre ore di sonno addosso persa, nei miei pensieri, nei ricordi, nei sentimenti, nelle paure. Un sapore in bocca strano. Quello dell'incertezza di un sentimento nascente, della paura di fidarsi di nuovo, di lasciarsi andare. Mi inoltro nelle strade di Mayfair. E vengo rapita dal rosso delle case, dei mattoni, dal blu del cielo, dall'oro delle guarniture. Dissolvo quel ricordo che pizzica sempre un po' il cuore, che lo punge come un attimo di dolore per quello che é stato e per quello che non é stato in quel cielo terso, pulito, in cui perdersi. E penso che questa città sa toglierti il fiato, sa lenire le ferite, sa far sperare nel futuro. Basta camminare per le sue strade, scoprire nuovi posti, perdersi a guardare il cielo. E dire al cuore di perdonare. Perché ci sono bei ricordi che meritano di essere ricordati e scritti nel diario del cuore col pennarello indelebile. Incollare le pagine non serve, non risolve il problema. Ecco, ieri per le strade di Mayfair ti avrei voluto avere li', per dirti solo "guarda il cielo e perditi li'". E ti avrei cantato questo: I've been living so long with my pictures of you, that I almost believe that the pictures are all I can feel. 

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