mercoledì 10 ottobre 2012

Uomini volontari suicidi del cuore

La cosa bella di alcuni uomini é che non fanno neanche in tempo ad entrare nell'anticamera del tuo cervello, dei tuoi sogni, del tuo cuore. Si suicidano da soli prima. Si buttano metaforicamente nella metropolitana in corsa. Commettono errori banalissimi, come cancellare un appuntamento all'ultimo minuto o non chiamarti quando ti avevano promesso di farlo. Cosi' escono sulle punte dei piedi dalla tua vita, in cui hanno avuto solo un ruolo di comparsa.
Quando incontro questi uomini penso sempre "ecco, ecco un altro da dimenticare, di cui scordare il nome, il sapore della sua bocca, l'odore della sua pelle, e cancellare il numero dalla rubrica del cellulare, che pullula di nomi di sconosciuti incontrati, mischiati alla mia vita e sfuggiti, persi o solo abbandonati o addirittura cacciati via.
E poi c'é sempre quella sensazione, quella che ti fa dire "ma io lo sapevo, io me lo sentivo, io non ho mai pensato che fossi tu il mio lui, il mio domani, il mio presente" e io in queste sensazioni non mi sbaglio mai. E si, é risuccesso ancora una volta, in questa città grande e che corre sempre, si, me ne sono perso un altro. Ci sarà un sostituto che arriverà molto presto, ad insegnarmi che questa é la vita, questa é Londra, questo é l'amore ai miei tempi, quelli di questa città, quelli della mia incertezza, quelli del mio cuore che non vuole liberarsi e continua a prendere, lasciare, riprendere. E farsi abbandonare, in punta di piedi. 

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