mercoledì 24 ottobre 2012

Cose strane

Succedono cose strane in questi giorni. Succede che non siamo mai stati cosí vicini come in questi giorni. Succede anche che la sera tardi ci troviamo sul divano e ci mettiamo a ridere guardando i nostri capelli che si arricciano per l'umidità infernale. Si, il tempo é orribile. Stamattina, a colazione, ti ho detto "Questo é il tempo di Bruxelles, c'é qualcosa che non va" e tu col tuo solito bel sorriso mi hai detto "é un tentativo di non farti mancare Bruxelles, allora. Cerca di avere meno nostalgia e torna il sole". Succede anche che stamattina sono stata contenta di pensare che domani fosse già giovedí, cioé quello che é stato ribattezzato "The Australian Day", perché noi control freak ci incontriamo sempre lo stesso giorno, nello stesso posto, alla stessa ora. Succede anche che oggi ho scampato una situazione bucolica di questo tipo:
"E' lei che si occupa di agricultura nella sua organizzazione"
"Si"
"Bene, domani vorremmo farle una foto davanti all'entrata del suo lavoro con dieci mucche".
"..."
"E' per una campagna per la protezione delle mucche"
"..."
"Scusi, é viva?"
"Si, sono senza parole. Ma cosa c'entro io con le mucche?"
"Non si preoccupi, sono di pelouche".
E la mia laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche mi é servita per sfuggire alla foto e contraccambiarla con un incontro sul benessere delle mucche nelle stalle. L'ho sempre detto, si, l'ho sempre detto e pensato che le mie siano braccia strappate all'agricultura. Sarei una perfetta campesina, io. Si, ne sono sicura, anche fra le mucche di pelouche.

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