giovedì 18 ottobre 2012

La verità per favore sull'amore

Vuoi la verità? sono venuta da te e mi aspettavo qualcosa in cambio. Mi aspettavo che tu mi dicessi "vai, sei libera" (come se poi non me l'avessi già detto mesi fa). Avrei sperato in un'altra risposta, perché come mi hai detto tu a fine serata, la speranza non muore mai, ma come potevo immaginare, la risposta sperata non é arrivata. Non solo questo. Volevo provare a me stessa che potevo non farcela, potevo non provare piú niente ed essere distaccata. Ieri sera non sono stata la Francesca di sempre. Sono stata come un topo da laboratorio sotto osservazione. Il punto pero é che ero il topo e lo scienziato allo stesso tempo. Tu il tavolo del laboratorio o forse la gabbia che mi sono costruita in questi lunghi mesi. Mi ci sono messa da sola in gabbia e ieri sera ho aperto la porta, ma  non sono uscita.
C'é una strana teoria psicologica che dice che quando le persone sono state imprigionate per un lungo periodo, anche se il loro sequestratore apre la porta della loro gabbia, loro non escono. Lo stesso per gli uccellini, i canarini o come cavolo si chiamano. Ecco, io ieri sera ho aperto la porta della gabbia, ma sono rimasta dentro perché aspetto che qualcuno mi venga a prendere e mi porti via. L'amore per me é questo: é un essere passivo, é un uomo che mi prende e mi porta via. Forse é proprio qui il mio primo sbaglio.
Penso che usciro' da quella gabbia. Penso peró anche che ci ritorneró. La parola fine non esiste nel mio vocabolario, specialmente con te. Io sono quella delle never ending stories. Ma c'é una soluzione a tutto questo: o un uomo che mi prenda e mi porti via o una donna che ti prenda e ti porti via. Cosí mi ritroverei per la seconda volta di fronte al fait accompli, come é già successo. Resterei nella gabbia con la porta aperta, ma mancherebbe il laboratorio. Cosí mi sentirei di nuovo persa, ma alla fine, me ne farei una ragione.
Come sono complicata, come vivo male. Forse dovrei solo non pensare, non scrivere, respirare a mala pena. Sarebbe piú facile. Lasciarsi vivere, ecco cosa dovrei fare. Fuori e dentro dalla gabbia, che mi sono cotruita da sola. Devo dire che sono un'operoso topo da laboratorio. Ironia della sorte.  

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