venerdì 9 dicembre 2011

Il cuore all'impazzata

Faceva freddo mentre tornavi a casa dal lavoro, ma stavi benissimo. Hai camminato, hai contato i passi, hai guardato il cielo, nero, la luna, grande e bianca, hai contato i battiti del tuo cuore. Hai pensato alla serata di ieri, al sorriso sulla tua bocca, alle risate, al ritrovare amici lontani ma vicini, che riscopri dopo il distacco. Hai ripensato al tuo pranzo, a quegli occhi veloci e furbi che ti sei trovata davanti, a come ti sei trovata a parlare di calcio, tu che di calcio non ne capisci niente, figurati in inglese. Hai pensato che quel pranzo ti é piaciuto perché non c'erano pretese, ma solo voglia di chiaccherare e di conoscere l'altro. Nessuno ci provava con nessuno, si condividevano solo esperienze. Nel freddo del ritorno, pensavi ai tuoi guanti chiusi in un pacco a Forest e non te ne fregava niente, perché eri felice cosi', stanca, con le mani gelate e il cuore pieno. Camminavi e ripensavi a quel sorriso, a quello sguardo che ti piace tanto, a quella barba incolta che inizia a spuntare e ti sentivi bene. Ti sentivi bene, li' sola, per strada, nel freddo, perché ti sentivi piena della tua vita, dell'amore dato e ricevuto, delle chance che la vita di dà, perché non ti abbandona mai, perché c'é sempre una seconda volta, una seconda opzione.
Con tutto questo, il cuore che batte all'impazzata, ti sei seduta sulla poltrona a fare due chiacchere, e sorridevi, sorridevi a te stessa, alla tua vita, alle tue credenze, alle tue passioni. Perché il bello della tua vita, é che ti senti vivere. Ti senti battere il cuore, ti senti di accettare la sfida. Ti senti finalmente semplicemente bene.

Nessun commento: