domenica 11 dicembre 2011

And I had some many crashes that I coouldn't feel at all

Fa freddo stasera, ma nascondi il viso nella sciarpa e passa. Cammini, ti sei messa le cuffie e vai avanti, verso casa. Ascolti quelle canzoni, quelle che ascolti da anni. Le conosci a memoria, come quel discorso che stai preparando da mesi e che ogni tanto ti ripeti, per darti coraggio, per trovare la forza di farlo, senza paura, senza recriminazioni, ma solo sincerità, solo te stessa e i tuoi sentimenti, le tue sensazioni, il tuo affetto e la tua sofferenza di questi anni. Vuoi cacciarla via quella sofferenza, vuoi lasciare spazio solo all'affetto, é per quello che continui a ripeterti quel discorso in testa. Ci sono dei momenti in cui ti immagini anche di sederti davanti a lui e iniziarlo quel discorso. Ti immagini il suo sguardo, uguale, identico al tuo, i suoi occhi grandi, come i tuoi. Sai che all'inizio sarà stupito, forse intimidito. Forse, se la malattia ha fatto già il suo corso, non capirà. Ma a te non importa, tu hai bisogno di parlare, di dire ti voglio molto bene, ti perdono sai, non importa ora, mi hai comunque dato tanto, non mi puoi ferire più ora, ma anche se potessi, promettimi che non lo farai più e dimmi che mi vuoi bene anche tu, che non sono il frutto di uno sbaglio, di una necessità di normalità, di un gioco perverso che serve a mascherare qualcosa. Dimmi tutto questo, prendimi fra le tue braccia, ti prometto che non ti allontanero' come ho fatto in questi anni, forse saro' proprio io a stringerti per dirti ora puoi andare tranquillo, ora puoi essere una persona diversa, ora puoi essere solo e semplicemente te stesso. Ci hai impiegato anni a capire di poter parlare, di poterti guardare negli occhi, di poter smettere di non guardarmi allo specchio per non vedere come ti assomiglio. Ma qualcosa é cambiato, qualcosa si é spezzato dentro di me, ho sciolto le catene...sono pronta, sono davanti a te, sono forte, per me e per te, ora posso prenderti per mano io e portarti a camminare, posso guidarti io. Ora sono quella che voglio io e non quella che volevo piacesse a te. Eccomi, spalanca le tue braccia, grandi, aperte. Spalancale per me e stringile intorno alle mie spalle. Non aspetto altro.   

Nessun commento: