lunedì 16 gennaio 2012

Sabbia bagnata

Stavolta non ti ho lasciato solo un po' triste. Stavolta sono andata via con un peso, col corazon pesado come dicono gli spagnoli. Stavolta ti avrei portata via con me. Sei tu la grande, sei tu la matura, sei tu la saggia. Eppure delle volte la situazione si ribalta e tu diventi piccola, fragile, stanchissima. Immagino come ti senti, sai, non era un matrimonio il mio, ma anche io ho vissuto il distacco, il freddo, il capire che non c'é più niente da fare. Immagino la tua tristezza nella tua casa colorata, coloratissima, che hai reso cosi' affinché fosse sempre calda e accogliente. Io e te ci costruiamo intorno sempre case coloratissime, per scacciare la tristezza e il grigiore della vita. Ieri nel salutarti ti ho detto "nessun posto é lontano". Lo sappiamo che non é vero, ci sono chilometri fra di noi, monti, mari, ci sono anche due vite diverse, opposte. Ma il pensiero, il mio, é li' con te, solo la scelta é la tua. Non é una scelta facile, la mia era solo una questione amministrativa, un disdire un contratto di vita e d'amore, prepapare 60 scatole e partire. La tua é diversa. Ma non correre, non ti sentire persa. Siediti nella tua cucina color salmone e rifletti. Rifletti per te e per lui, rifletti per tua figlia. Cerca di capire cosa vi tiene insieme e cosa vi allontana. Fai il tutto per tutto per restare li', in quella casa colorata e calda, ma se diventa pesante, pesantissimo, fai come me, prepara anche tu i tuoi pacchi. Nessuno ti giudicherà, io non ti giudichero'. Io so per prima cosa significa sbagliare, avere una lunga svista, credere e ricredersi. Questa é la vita, non é facile, ma é la vita. Anche quelle manine dolci e cicciottelle capiranno, hanno già capito. Respira, non ti sentire sopraffatta. Sei sempre stata all'altezza, qualunque cosa tu abbia fatto. Lo sarai anche questa volta, se ascolti te stessa e il tuo cuore.

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