mercoledì 7 settembre 2011

Adolescenza ritardata

Rimpiangero' questa volta in cui ti ho trattata male. Ci pensero' spesso a come sono stata brava a toglierti l'entusiasmo, a farti restare male. L'ho fatto sapendo di farlo perché sono arrabbiata, con te, con la tua ansia, con le tue domande sempre troppo da mamma. Mamma si, ma di una bambina, non di una donna. Io non riesco a affermarmi, non riesco a farti capire che quella che ti ha lasciato tanti anni fa, é ora una donna, con la sua vita, le sue gioie e le sue delusioni. Mi piacerebbe, anche solo per un attimo, farti vedere la mia vera vita, quello per cui ho lottato, le vittorie e le rivincite che mi sono presa, gli sbagli che ho fatto. E invece per anni, sono stata costretta a mostrarti solo quello che tu volevi, solo una Francesca perfetta, che aveva seguito i tuoi insegnamenti. Non é cosi', anzi, io ho cercato di vivere, mi sono posta delle domande, ho criticato, ho provato a mettere alla prova me e il sistema in cui sono cresciuta. Ho capito che non esiste un solo Dio, ce n'é uno, ma non solo il tuo. Ho capito che la chiusura mentale puo' creare schiavitu'. Ho capito che la libertà é scegliere di partire, di lasciare, pur restando li' con le proprie radici. Ho capito che nella vita esiste un diritto imprescindibile a stare bene, a essere felici e nessuno ci puo' costringere a soffrire. Ho capito che essere sottomessi é segno di stanchezza, di paura e di mancanza di risorse. Oggi vorrei che non mi chiedessi cosa ho mangiato o se ho la tosse, ma solo se sono felice, se ho sentito il mio cuore battere, se mi sto riprendendo da quello che ho vissuto. Vorrei che mi raccontassi perché hai accettato tante, troppe convenzioni. Vorrei che mi raccontassi cosa volevi veramente dalla tua vita, perché ti sei sacrificata e martirizzata cosi' tanto. Vorrei che tu fossi felice per poter condividere quella felicità con te. Ti farei vedere le mie cicatrici, ti racconterei l'emozione che ho vissuto ad amare ed essere amata, la delusione che ho incontrato sul mio cammino. Saremo due donne, non una presunta bambina e una mamma fuori tempo massimo.

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