lunedì 17 novembre 2008

La cucina della domenica

E' un periodo difficile quello che sto vivendo, in cui ho la netta sensazione di dover fare chiarezza nella mia vita e di tagliare anche un po' quelli che sono i rami secchi. Poi, come sempre, mentre riflettevo, mi é venuta in mente la cucina della domenica. La cucina in cui Guido mi accoglieva quando eravamo in Erasmus. Quel luogo magico, sotto un certo punto di vista, in cui si gelava, ma sotto sotto c'era sempre caldo. Il caldo dei rapporti umani. In quella cucina abbiamo cucinato, parlato per ore, riso e pianto. In quella cucina ho capito cosa significa perdere una persona perché si é fatta la scelta sbagliata e quanto puo' essere bella l'amicizia. Ho rimpianto quel posto, l'ho sognato. E' la sintesi della nostra amicizia e una metafora della mia vita, fatta dai rapporti umani, dallo scambio di calore e di affetto. Ma quello che ho capito é che quella cucina non é stata l'ultima, ma la prima di tante. Dove sono andata ho sempre ricevuto affetto, ho sempre trovato amici, non sono mai stata sola e ho trovato tante cucine della domenica. Io sono i miei affetti, io sono riscaldata da quel calore e vado avanti per quello.

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