mercoledì 13 agosto 2008

Un'immagine del passato e del presente

Lo schermo del computer mi colpisce, mi fa male. Mi fa vedere qualcosa che non avrei dovuto vedere, che arriva all'improvviso, neanche ricercato. Vedo un viso, caro e amato, che pero' non é mio, non lo é mai stato. Vedo qualcuno che rifuggo da tempo, che allo stesso tempo ricerco pero'. E poi mi maledico, forse non avrei dovuto aprire quel video. Una volta visto, non riesco a fare niente se non ritornare indietro, riavvolgere il nastro e tornare a quel minuto preciso in cui il suo viso appare. I suoi occhi sono fari nel buio. Sono belli, bellissimi, come sempre. E io continuo a perdermi in quel paio di occhi. Come quella canzone che recita "Io i miei occhi dai tuoi occhi non li stacchero' mai". Quando l'ho sentita, ho pensato a quegli occhi.
E poi arriva la sua voce. Ci impiega un po' per arrivare, é sempre cosi'. E' come se aprisse la bocca ma non uscisse niente. Ma quando arriva mi abbraccia, mi culla, mi percorre la schiena e mi accarezza il collo. Sento addirittura il calore della sua voce. Sento le lunghe pause che fa, fra una parola e l'altra e la vorrei qui, accanto a me.
Non posso salvarmi. Quegli occhi sono un burrone e basta un momento per crollare. Senza soluzione, né via di scampo. Cosi' mi convinco che quella é solo un'immagine del passato e del presente, ma non del futuro. Ma una certezza ce l'ho: quegli occhi non li sostituiro' mai, sono gli occhi dell'amore e della fiducia e non sono miei.

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