giovedì 19 febbraio 2009

Un messaggio chiaro e netto

Ricomincio a respirare, lentamente. Ricomincio anche a camminare, a piccoli passi, incerti. Mi creo una vita parallela, cerco di non dare troppo peso a quello che mi succede. Sorrido più facilmente. Mi riempio l'agenda di impegni. Divido il mio letto con qualcuno che non sfioro, ma che considero come parte della mia famiglia. Questa é la mia nuova vita, mi dico, mentre aspetto di riempire di nuovo la mia valigia e i miei scatoloni, che ho conservato dietro la porta.
Dopo l'ultimo viaggio fatto, non ho disfatto la valigia. Ho tolto solo i panni sporchi. E' li', dietro la porta, insieme agli scatoloni. E' li' e mi ripete che é venuto il momento. Ora sta a me decidere quando partiro'. So che ci potranno volere dei mesi, forse degli anni. Ma nella mia testa, so che la decisione é presa.
Sono sempre stata cosi'. Io, le decisioni, le prendo con anni di anticipo. E poi le lascio li' a fermentare. Mi serve per convincermi che posso farcela, che posso partire. Perché partire non é mai facile, é un distacco, é un arrivederci che si trasforma quasi sempre in un addio.

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