venerdì 3 marzo 2017

Se puoi, non mi uccidere

La stanchezza mi perseguita. Ce l'ho nelle ossa. Insieme alla solitudine. 
Molte madri me l'avevano detto. Ti troverai sola. Vero. Verissimo.
Mia madre non mi è stata accanto. Lo sapevo che sarebbe stato cosi. Ma mi sono sentita comunque abbandonata. Al mio destino di docce prese in fretta e furia, ed angoscia perchè il mio bambino piange e io non so il perchè. Angoscia perchè anche se il mio corpo sta tornando velocemente mio, il mio viso non lo è più. Le occhiaie, i capelli mai pettinati, la mancanza di tempo anche per fare una pipí o lavarsi le mani. Tutto questo non c'è più. Non c'è più tempo. Per me. Ci sei solo tu. E il mio provare ad essere madre. 
Mi va bene, sai, ma ho comunque bisogno di riposare. Di mangiare seduta e non in piedi in cucina. Ho bisogno di vederti sorridere, anche se è troppo presto per te. Ho bisogno di tornare ad essere figlia    prima di essere madre e moglie. Ora tu puoi fare poco dall'alto dei tuoi 30 giorni e qualcosa. Ma se puoi, ascoltami. E guardami, ti sorrido spesso. O ci provo. Dai, fallo anche tu.