mercoledì 25 giugno 2008

Cambiamenti e ritorni

Alcune cose cambiano, altre ritornano. Cambio io e il mio entourage. Una nuova vita sta arrivando e mi fa sentire viva e allegra. Un piccolo cuore che batte. Poi ci sono i ritorni. Il primo grande amore che incontro per i corridoi del lavoro. Con il quale poi mangio a mensa e nei cui occhi leggo le stesse cose che leggevo nove anni fa. Ma con un grande cambiamento: non mi perdo più in quegli occhi, le parole che ne escono non mi interessano. Mi rimane solo la voglia di abbracciarlo e di dirgli "mi dispiace", mi dispiace perché tu sei rimasto li', non sei cresciuto e ora sei solo. Non penso che se fosse rimasto con me sarebbe stato diverso. Ma in quegli occhi ho visto una solitudine immensa e se in questi nove anni abbiamo giocato una partita, io in questo incontro ho vinto. Ho vinto la finale. Ma poi penso che la vita non é un gioco, né tantomeno l'amore, ma ho comunque la sensazione che lui sia vinto e che io non sia la vincitrice, ma colei che si é salvata, che ha saputo andare avanti. E ritorna anche un vecchio amico, che mi ha tradito, che scopre nell'elenco del telefono il mio nome e mi chiama. Non avevo niente da dirgli al telefono, anzi avrei volentieri riagganciato e fatto finta di niente. E appena mi ha salutato, io ho archiviato la telefonata con estremo cinismo. Non fa parte della vita, e non lo farà più.
Un passo indietro, due avanti. C'est la vie.

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