mercoledì 17 febbraio 2016

Ho detto si

In questi giorni dopo averti detto si mi sono spesso trovata in situazioni in cui ho dovuto giustificare la mia decisione. La gente mi guardava stupita, interdetta, colpita. Mi chiedeva "ma veramente?". Io rispondevo tra l'infastidito e l'incerto. Si, ho detto si, ripetevo. Si, l'ho detto subito. Si, l'ho detto senza pensarci troppo. 
Perché? Perché il mio é amore. Perché lui é la mia famiglia. Perché lui é la mia casa con la luce gialla, che vuol dire calore. Perché lui é comunque sempre accanto a me, mentre chi ci dovrebbe essere se ne é andato. 
C'é chi mi ha detto "con quell'altro ti brillavano gli occhi". Si, vero. Ne sono sicura. Ma quell'altro é stato un'ubriacatura, un'ebbrezza. Come dice chi mi conosce bene, mi ha dato poco e mi ha tolto tanto. Le scelte nella vita si fanno sulla base dei battiti del cuore, non sulle sbandate. 
C'é stato un momento in cui ho pensato a questo. Ho pensato che io ti volevo lí sempre nella mia vita. Nonostante le tue rigidità. Nonostante i tuoi angoli poco smussati. Nonostante la tua razionalità a volte troppo invadente.
Ti volevo lí perché tu sei la mia parte razionale che mi manca, l'ingenuità persa tanti anni fa, il mio miglior compagno di deliri e sogni, la pazienza che non ho, la capacità di fermarsi a riflettere che la mia impetuosità travolge sempre. 
Per questo ti ho detto sí. Perché questo significa amare nel mio dizionario della vita. 

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