giovedì 30 settembre 2010

Una madre lo sa

La mia seconda anima mi ha prestato un libro mesi fa. Si intitola "Una madre lo sa", di Concita De Gregorio. E' una raccolta di brevi racconti, incentrati sul rapporto madre-figlio. Li ho letti, quasi divorati. Mi sono identificata in molti di quei racconti, nonostante non sia ancora madre. Sono storie spesso tristi di madri che vivono nella quotidianità le difficoltà di essere genitore, le sfide quotidiane, le battaglie perse dall'inizio. Dopo mesi, "Una madre lo sa", in uno di quei racconti, mi si é presentato in casa. La protagonista non sono io, ma una conoscente, pseudo-amica. Ho condiviso una settimana con lei e i suoi due figli ed ho capito. Ho capito che non siamo tutte madri, che la società ci impone un ruolo e che una madre puo' rovinarti la vita. Ho capito il gioco sleale che una madre puo' fare per rinfacciarti di averti messo al mondo, cosciente di essere superiore a te. Lei ha molte più forze di te, mentre tu hai solo lei.
Io non voglio essere una di quelle. A quel punto, preferisco non essere madre, perché per me una madre é dolcezza, é ascolto, é un riparo. E' il profumo di mia madre, che mi rassicura sempre tutte le volte che mi avvicino a lei. Perché una madre é una madre e questo lo dovrebbe sapere.

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