mercoledì 11 marzo 2009

e il silenzio cadde

Il silenzio si é impadronito di noi e delle nostre vite. Non ha agito da solo, sono stata io a volerlo. Ancora una volta é cosi'. Sono io che un giorno mi sveglio e capisco che devo cambiare, che non posso più essere la stessa. Ho capito che davo troppo e ricevevo niente. Cosi' ho smesso di parlarti.
Il risultato? un benessere tutto mio, una tranquillità che avevo perso da mesi. I rapporti umani devono essere equilibrati. Si deve dare e ricevere allo stesso modo. Alla fin fine lo scambio deve essere lo stesso. Il nostro non era una rapporto equilibrato. Io c'ero sempre, tu no. Io ero la "donna ufficiale", come mi dicevi tu scherzando, tu una "persona speciale".
Tu all'inizio non hai accettato il mio silenzio, ma non ti sei neanche battuto per capire da dove venisse. Dopo pochi giorni ti sei rassegnato a questa nuova realtà. Incontriamo delle persone, camminiamo con loro, dividiamo con loro la nostra vita. Poi le perdiamo. Capita.
Non so se ci siamo persi per sempre o solo allontanati per un po', ma so che mi dispiace per tutto quello che abbiamo perso del passato e del futuro. Forse un giorno riusciremo ad avere un rapporto normale ed equilibrato e tu non sarai "l'uomo ufficiale". Io non ti tratterei mai cosi'.
Ma per ora, lasciamo lo spazio al silenzio.

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